A ben condire l'insalata ci vuole un avaro per l'aceto, un giusto per il sale e uno strambo per l'olio.

Cosa vuol dire?

Un proverbio che fornisce la ricetta per un'insalta perfetta. Per condire l'insalta si mette poco aceto (per questo il riferimento all'avaro); né troppo né poco sale (per questo il riferimento al giusto); per quel che riguarda l'olio, invece, ognuno faccia come vuole (per questo il riferimento allo strambo).

Curiosità:

Un malinteso principio di cooperazione aveva stabilito che a ben condire un’insalata ci volesse un avaro per l’aceto, un giusto per il sale e uno strambo per l’olio (si sapeva che olio, aceto, pepe e sale fan saporito pure uno stivale): in tal modo ogni volta che si voleva far cucina (poiché con le mani di un altro è facile toccare il fuoco) si doveva cercare la collaborazione di un conoscente ritenuto adatto (e chiunque si candidava per tale funzione) e non era difficile trovare uno strambo e obbligarlo a condire perché chi è nato citrullo è per altri un trastullo, ma sorgevano seri problemi per l’avaro, sia perché nessuno intendeva definirsi tale, sia perché, se qualcuno è avaro, lo è anche del proprio tempo (l’avaro è come il porco, è buono dopo morto). Alla fine, si rinunciava di solito a condir l’insalata perché tanto la fame è il miglior condimento. 

Umberto Eco (Costruire il nemico e altri scritti occasionali, Bompiani)



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